I protagonisti del Meeting: Mariya Lasitskene

Quattro titoli mondiali (due all’aperto, a Pechino 2015 e a Londra 2017) e due indoor (a Sopot 2014 e a Birmingham 2018), nel 2016 è stata costretta a rinunciare ai Giochi olimpici di Rio per l’esclusione dalla Russia, altrimenti nel suo palmares ci sarebbe sicuramente anche una medaglia a cinque cerchi, probabilmente la più preziosa. Mariya Lasitskene ha talmente abituato tutti alle vittorie da fare più notizia quando perde: è successo nella tappa di Diamond League dello scorso 13 luglio a Rabat, quando una giornata storta ha interrotto la sua grandiosa striscia di 45 successi consecutivi. Si è ripresa subito e a Berlino ha conquistato il suo primo titolo europeo all’aperto.

Forte di uno stratosferico personale di 2.06 nell’alto, dove nessun’altra si era issata negli ultimi anni, oggi è l’unica atleta in grado di puntare al primato di Stefka Kostadinova a 2.09. «Ma al record non voglio pensare, punto a migliorare il mio personale, poi se arriverà anche quello, meglio», raccontò a margine del Meeting di Padova del 2017, quando conquistò tutti per la sua disponibilità.